Arte

Le nuove leve dell’arte Campana

Scritto da Valeria Amaro

Una passione è sempre qualcosa di meraviglioso, perché significa studio, interesse, dedizione. Tutte qualità che andrebbero incentivate, coltivate. Se poi la passione è dedicata all’arte, si rende un grande servigio all’umanità perché si contribuisce a migliorarla attraverso un lavoro di conoscenza, ricerca e innovazione.
Il mondo dell’arte ha ancora oggi i suoi numerosi discepoli che contribuiscono all’evoluzione delle idee esistenti e allo sviluppo di nuovi modi di pensiero.
Lo scenario artistico campano è quanto mai variegato, ricco di nuovi stimoli e di nuovi talenti. Tra i molti artisti emergenti  ho avuto il piacere di incontrare ed intervistare Francesco Rapacciuolo, neo diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il giovane artista vive a Torre Annunziata e si dedica alla pittura praticamente fin da bambino. E’ noto nella città oplontina per le diverse mostre che vi ha tenuto.
E’ attualmente in mostra con una collettiva sui nove modi di pregare di San Domenico nell’omonima chiesa di Napoli, che rimarrà allestita per tutto il “Maggio dei monumenti“.
E’ stato selezionato tra i finalisti al Premio Arteam Italia tenutosi a Celle Ligure,con il quadro “Il rumore dell’anima“che raffigura il volto di un bambino in un paese in guerra. Da poco ha saputo di essersi classificato al II posto per un concorso a Livorno, cui ha contribuito con l’opera “Future“, quadro raffigurante il volto di una donna che “guarda”al futuro, con un’espressione a metà tra la curiosità e la giustificata paura.
Ma è interessante conoscere meglio questo ragazzo dal grande talento.


Come inizia la tua passione per l’arte?
Precocemente, da piccolo, con un naturale accostamento al disegno. Amavo passare ore intere a disegnare, creavo nuovi mondi e ciò mi provocava benessere. Poi, crescendo, ho coltivato il piacere della cultura dell’arte e per quello che la visione delle opere mi ha sempre comunicato.


C’è una forma d’arte che prediligi e che ti dà maggiori emozioni perché senti più vicina alla tua poetica?
La pittura, sicuramente. Perché la ritengo più forte, incisiva, istintiva,in grado di stupirmi ed emozionarmi.


Ci sono degli artisti che ti hanno segnato?
Indubbiamente, tanto per fare dei nomi, Rubens, Tiziano, De Ribera, delle cui opere la Campania è piena, tre famosi quadri dello spagnoletto sono qui vicino nella chiesa di S.Catello a Castellammare.Tra i contemporanei mi piacciono gli inglesi Lucien Freud e Jenny Saville.


Cosa ti dà l’arte?
Piacere, conforto, libertà, intesa, quest’ultima, come assenza di qualunque vincolo alla crescita, alla conoscenza, alla profondità di pensiero.


Che valenza ha l’arte per te nella società di oggi?
E’ un potente mezzo culturale che ha il compito, attraverso la memoria della tradizione, di fare cose nuove.


L’arte richiede viaggi, spostamenti, promozioni di se stessi fuori dalla città di formazione. Credi che la tua vita artistica potrà mai svolgersi in futuro in Campania?
Vorrò di certo viaggiare per conoscere la realtà dell’arte internazionale e per confrontarmi con ambienti diversi. Oggi internet è un mezzo potente, potrei promuovere il mio lavoro anche stando qui.


Cosa ti auguri per l’arte?
Che riesca ad elevare un numero sempre maggiore di persone, assurgendo a mezzo terapeutico, sensibilizzando, in un’epoca in cui sono poche le cose in grado di emozionare. Che stimoli alla conoscenza e al ragionamento, che sia un mezzo con cui staccare la spina dalle incombenze giornaliere.


Un’ultima domanda:a tuo parere oggi c’è il fermento culturale che ha contribuito, in passato,a rendere la nostra Terra Partenopea lo scrigno prezioso di opere d’arte che è oggi?
Napoli si è aperta recentemente all’arte contemporanea con la costituzione dei due centri Pan e Madre. Spero che tutto ciò sia di buon auspicio per gli artisti italiani e campani. L’arte di oggi ritorna alla figurazione e in ciò vi leggo un grande fermento. Insomma le menti ci sono e lavorano davvero bene.


Non posso fare altro che raccomandarvi le opere di questo artista, che nonostante la giovane età è già in possesso di una tecnica pittorica sapiente e matura e della strabiliante capacità di tramutare pensieri ed emozioni in opere di mirabile sintesi di significato.

Autore

Valeria Amaro

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