Salute & Benessere

Una risata al giorno … leva il medico di torno

Scritto da Nello Collaro

Una ricerca rivela che gli estroversi si ammalano di meno

Negli introversi il divertimento attiva meno strutture nervose



Le ricerche sullo studio della personalità hanno sempre affascinato gli Psicologi, ed hanno sempre riscontrato interesse e curiosità anche tra i non addetti ai lavori.


Chi di noi non ha mai cercato, in modo empirico, di “indagare” il proprio o l’altrui Io, pensando, così,di riuscire a svelare aspetti reconditi che ne giustificassero comportamenti e atteggiamenti, quegli aspetti, cioè,che gli studiosi utilizzano per definire la “costituzione psicologica” di un individuo?

Questi studi progrediscono in modo vivace. Anzi, gli attuali strumenti di indagine, sempre più raffinati, consentono risultati interessanti.
Recentemente un gruppo di ricercatori della Stanford University ha voluto scrutare il cervello di persone che presentavano, in seguito alla somministrazione di appositi tests, due profili di personalità molto diversi : un gruppo di giovani decisamente estroversi, l’altro gruppo, ahi loro, evidentemente introversi. Messi di fronte ad immagini divertenti, con il capo collegato ad una macchina di Risonanza Magnetica funzionale, i diciassettenni coinvolti nello studio hanno presentato profili di attivazione di aree del cervello molto diversi tra loro e riconducibili alla divisione tra estroversi ed introversi, precedentemente individuati con il questionario loro proposto .


I risultati della Risonanza Magnetica hanno dimostrato che gli estroversi hanno attivato una specifica area superficiale della corteccia cerebrale, ed un’ area più profonda, diverse dall’area attivata dai soggetti che erano stati identificati come introversi. Come interpretare questi dati? Gli Autori dello studio fanno notare che le aree cerebrali attivate nel cervello degli estroversi fanno parte del circuito del piacer e della gratificazione, mentre le aree attivate nel cervello degli introversi sono responsabili dei coinvolgimenti emotivi non necessariamente legate al piacere.


Queste differenze nella personalità che effetti hanno sull’organismo? E sulla salute? Per rispondere al quesito uno studio inglese, terminato solo alcuni mesi fa, ha indagato un campione di oltre 200 adulti ( 45-59 anni di età, maschi e femmine in buona salute ), sia in normali giorni di lavoro, sia nei giorni festivi, sia in condizioni sperimentali, facendo dei veri e propri “prelievi” di umori,circa una trentina al giorno per ciascun volontario, grazie ad appositi questionari che venivano effettuati in situazioni diverse. Lo studio prevedeva anche la valutazione di ormoni, sostanze biochimiche e parametri vitali indicativi di uno stato di stress.


I risultati sono netti. Le persone più felici sono anche quelle che hanno un migliore controllo della reazione da stress. Con effetti positivi importanti sulla salute. Un analogo studio finlandese su circa 5000 impiegati ha accertato che chi mostra un profilo ottimista si ammala molto di meno e, soprattutto , una miglior padronanza di sé riduce l’incidenza sia delle malattie cardiovascolari sia dei tumori.
Perciò, se necessario, non disdegniamo una risata in faccia al capoufficio : potrà ammonirci … ma ne guadagneremo in salute.

Autore

Nello Collaro

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